“La pandemia ha portato un cambiamento rapido e improvviso nella nostra vita. Tutti lo stiamo vivendo, ma soprattutto per le famiglie con all’interno una fragilità è un tempo duro”. Lo ha detto don Marco Bove, presidente della Fondazione Sacra Famiglia e assistente spirituale internazionale dell’Associazione Fede e Luce, durante il webinar su disabilità e Covid, organizzato dal Servizio nazionale Cei per la pastorale delle persone con disabilità in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia. “La pandemia – ha osservato – ci ha fatto scoprire la fragilità. Ci ha costretto a scoprire delle debolezze che non sono solo di passaggio ma fanno parte della nostra vita, sono strutturali. Il nostro mondo è fragile, questa è la prima scoperta. Tutti noi siamo nella condizione della fragilità. La pandemia ci ha fatto scoprire che siamo tutti fragili”. “Viviamo – ha continuato – un senso di insicurezza e paura. La pandemia ci ha fatto scoprire che siamo capaci di fare a meno di tante cose. Abbiamo riconosciuto che tante sono le cose inutili e altri sono i bisogni essenziali”.
Da presidente della Fondazione Sacra Famiglia, don Bove ha ricordato che molte famiglie sono rimaste sole durante la pandemia. “Come Sacra Famiglia – ha evidenziato – abbiamo fatto tante telefonate per non far sentire le famiglie sole. La pandemia ci ha fatto capire che abbiamo bisogno l’uno dell’altro”. Riguardo allo slogan “Andrà tutto bene”, infine, don Bove ne ha suggerito un altro, parafrasando San Paolo: “Tutto concorrerà al bene”. “A condizione – ha concluso – di riconoscere la nostra fragilità”.