In Italia i livelli di consumo di alcol sono di circa 7,8 litri di alcol puro pro capite l’anno, equivalenti all’incirca a 1,6 bottiglie di vino o 3 litri di birra a settimana per persona con almeno 15 anni di età. È quanto emerge dal rapporto “Preventing Harmful Alcohol Use” diffuso oggi dall’Ocse.
In particolare, gli uomini consumano 12,5 litri di alcol puro pro capite all’anno, mentre le donne ne consumano 3,5. Il 22,1% degli adulti si dedica al binge drinking (“bere fino a ubriacarsi”) almeno una volta al mese. “Questo – viene spiegato – corrisponde a bere più dell’80% di una bottiglia di vino o 1,5 litri di birra per occasione”. Inoltre, lo 0,6% degli adulti ha una dipendenza dall’alcol mentre il 17% delle ragazze e il 20% dei ragazzi di 15 anni si sono ubriacati almeno due volte nella loro vita. “I ragazzini che non si sono mai ubriacati – rileva l’Ocse – hanno il 55% di probabilità in più di avere un buon rendimento scolastico”.
Secondo le simulazioni, l’aspettativa di vita in Italia sarà inferiore di 0,6 anni nei prossimi 30 anni, a causa di malattie e lesioni causate dal bere più di 1 drink al giorno per le donne e 1,5 drink al giorno per gli uomini, in media su tutta la popolazione. “Le malattie e le lesioni causate da un consumo superiore a 1-1,5 drink al giorno comportano costi di trattamento pari allo 0,7% della spesa sanitaria e una riduzione della produttività della forza lavoro”. Di conseguenza, si stima che il Pil italiano sia inferiore in media dello 0,7% da qui al 2050, escludendo qualsiasi impatto sull’industria dell’alcol. “A causa di un Pil più basso, e per mantenere costante il rapporto debito pubblico/Pil, l’Italia – ammonisce l’Ocse – deve raccogliere entrate aggiuntive equivalenti a un aumento delle tasse di 27 euro a persona l’anno”. Stando alle raccomandazioni, investire in Italia 1,7 euro a persona l’anno nel pacchetto di politiche per ridurre il consumo nocivo di alcol porterebbe a previene 1,7 milioni di casi di malattie non trasmissibili e lesioni entro il 2050, a far risparmiare 197,6 milioni l’anno in spesa sanitaria e contribuirebbe ad aumentare occupazione e produttività dell’equivalente di 17,4mila lavoratori a tempo pieno per anno. In sostanza, per ogni euro investito nel pacchetto di politiche, si otterrebbero 16 euro in benefici, senza considerare alcun impatto sull’industria dell’alcol.