Stati generali della natalità: De Palo (Forum famiglie), “un figlio produce un cambiamento positivo, perché ti cambia lo sguardo”

“Durante gli Stati generali si è sentito forte il grande desiderio di compattezza e di unità sul tema della natalità. Si è respirato un clima familiare, umano, dove tutti desideravano non solo portare il loro punto di vista, in quanto amministratori delegati, manager, professionisti, ma anche condividere la bellezza della loro famiglia, della loro paternità e maternità: proprio il motore che volevamo accendere. Il comune denominatore tra Gigi De Palo e tutti gli ospiti che sono intervenuti è il fatto di essere felici di avere avuto dei figli e del sapere che è proprio bella come esperienza”. A fare un bilancio, in un’intervista al Sir, degli Stati generali della natalità, promossi venerdì 14 maggio a Roma, è il suo ideatore, Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari.
“Non c’è niente di più ecologico che far ripartire l’Italia dalla natalità”, sottolinea De Palo, ricordando una delle parole centrali dell’intervento del Papa agli Stati generali: sostenibilità. “Non saremo in grado di alimentare la produzione e di custodire l’ambiente se non saremo attenti alle famiglie e ai figli, il Papa ce lo ha detto. Se non c’è una sostenibilità generazionale, tra un po’ crolla tutto: ad esempio, avremmo una sanità a pagamento e più povertà – evidenzia il presidente del Forum -. Un figlio produce un cambiamento positivo, perché ti cambia lo sguardo, ti cambia gli occhi, ti dà una prospettiva più ampia. Se io faccio la differenziata è, innanzitutto, un atto d’amore nei confronti dei miei figli. La risposta a egoismo, individualismo, consumismo è proprio la natalità: se io ho un figlio inevitabilmente non spendo le risorse che ho a disposizione per comprare oggetti, ma metto i soldi da parte per la sua educazione e formazione. Sono i figli che oggi ci fanno pensare alla sostenibilità. Per me è centrale trasformare la natalità in una questione ecologica, in un’ecologia – come ha scritto Papa Francesco nella Laudato si’ – umana, un’ecologia integrale che non ha a cuore solo i ghiacciai o gli alberi, ma tutto l’uomo”.

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