“In ogni Gmg è bene che risuoni per ciascun giovane l’invito a incontrare Cristo e a iniziare un dialogo personale con Lui”. È una delle indicazioni contenute negli Orientamenti pastorali per la celebrazione della Gmg a livello locale, diffusi oggi a cura del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. La Gmg, si ricorda nel testo, “è la festa della fede”. In tal senso, il programma delle Gmg internazionali “può ispirare le realtà locali, che lo potranno adattare con creatività”. Da tenere in grande considerazione, in particolare, “i momenti di adorazione silenziosa dell’Eucarestia, quale atto di fede per eccellenza, e le liturgie penitenziali, come spazio di incontro privilegiato con la misericordia di Dio”. È importante, inoltre che la celebrazione diocesana/eparchiale della Gmg “diventi un’occasione in cui i giovani possano fare esperienza di comunione ecclesiale e crescere nella consapevolezza di essere parte integrante della Chiesa”. “La prima forma di coinvolgimento dei giovani dev’essere l’ascolto”, la raccomandazione del testo, in cui si chiede alle diocesi e alle eparchie, nella preparazione della Giornata, di . “trovare tempi e modi adeguati affinché la voce dei giovani sia ascoltata all’interno delle strutture di comunione esistenti”, come i consigli diocesani. “È fondamentale che l’organizzazione della celebrazione diocesana/eparchiale della Gmg sia corale, coinvolga i vari stati di vita, in una proposta di lavoro sinodale”, come auspicato dal Santo Padre nella Christus vivit: “Nessuno deve essere messo o potersi mettere in disparte”.