“È triste vedere come alcuni istituti, per cercare una certa sicurezza, per poter controllarsi, siano caduti in ideologie di qualsiasi tendenza, di sinistra, di destra, di centro, qualsiasi tendenza”. A denunciarlo è il Papa, in un videomessaggio – in spagnolo – inviato ai partecipanti alla Settimana nazionale per Istituti di Vita Consacrata, al via on line in Spagna da oggi fino al 22 maggio sul tema “Consacrati per la vita del mondo. La vita consacrata nella società di oggi”. “M’interrogo sulla sterilità di alcuni istituti di vita consacrata, vedere la causa, generalmente sta nella mancanza di dialogo e di impegno con la realtà”, prosegue Francesco, ricordando che “la vita consacrata è sempre un dialogo con la realtà”. L’esempio citato è quello di Santa Teresa d’Avila, che “vide la realtà e fece una opzione di riforma e andò avanti”. “Nel corso del cammino – ha ricordato il Papa – ci furono tentativi di trasformare quella riforma in chiusura, sempre ci sono. Ma la riforma è sempre cammino, è cammino in contatto con la realtà e orizzonte sotto la luce di un carisma fondazionale”. “Quando un istituto si riformula del carisma nell’ideologia perde la sua identità, perde la sua fecondità”, il monito di Francesco, secondo il quale “mantenere vivo il carisma fondazionale è mantenerlo in cammino e in crescita, in dialogo con quello che lo Spirito ci viene dicendo nella storia dei tempi, nei luoghi, in diverse epoche, in diverse situazioni”. “Non si può mantenere un carisma fondazionale senza coraggio apostolico, ossia senza camminare, senza discernimento e senza preghiera”, la tesi del Papa, che esorta anche a “non perdersi in formalismi, in ideologie, in paure, in dialoghi con noi stessi e non con lo Spirito Santo”. “Non abbiate paura dei limiti! Non abbiate paura delle frontiere! Non abbiate paura delle periferie!”, il triplice invito finale.