Giornata comunicazioni sociali: mons. Lomanto (Siracusa), “non chiudersi di fronte alla relazione”

“Oggi abbiamo tutti il desiderio forte di incontrare, di relazionarci, ma spesso accade di chiuderci in noi stessi per sentirci protetti e spesso farci apparire diversi. Papa Francesco ci invita a costruire una relazione per raccontare la vera vita”. Lo ha scritto mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato episcopale per le Comunicazioni sociali e la Cultura della Conferenza episcopale siciliana, nel suo messaggio per la 55ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Sull’esempio di Paolo di Tarso ricorda che “furono la sua fede, la sua speranza e la sua carità a impressionare i contemporanei che lo sentirono predicare ed ebbero la fortuna di passare del tempo con lui”. E, allora, “abitare la relazione” diventa fondamento, stile, criterio “per ogni espressione comunicativa che voglia essere limpida e onesta” al fine di comunicare la verità.
L’incontro personale diventa essenziale per vivere e per raccontare la vera vita – evidenzia il presule –. La comunicazione scaturisce da “una conoscenza diretta, nata dall’esperienza, non per sentito dire”. “Non è possibile conoscere la verità se non se ne fa esperienza, se non si incontrano le persone, se non si partecipa alle loro gioie e ai loro dolori”. Ricordando che il Papa invita alla ricerca della verità, l’arcivescovo sottolinea che “si tratta di comprendere la complessità della realtà, senza accontentarsi delle soluzioni superficiali; si pone l’istanza della correttezza umana e intellettuale, del coraggio e dell’amore alla verità anche contro i propri interessi personali”.

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