Lo stop al coprifuoco alle 22 dopo quasi 7 mesi vale oltre 300mila posti di lavoro nel settore degli spettacoli con cinema, teatri, sale da concerto e altri locali che potranno allungare gli orari. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Inps in riferimento alle decisioni della cabina di regia del Governo. “Una boccata di ossigeno per un settore che nell’anno della pandemia ha perso quasi l’87% dei consumi”, spiega Uecoop.
Le limitazioni di sicurezza imposte su orari e spostamenti – sottolinea Uecoop – “sono costate la cancellazione di oltre 7 eventi su 10 (72,6%) nel 2020 mettendo in ginocchio un settore nel quale operano molte cooperative e genera un forte indotto sia in termini di servizi, dalle luci alla vigilanza, che nel turismo. L’allungamento degli orari e la possibilità di spalmare spettacoli ed eventi su tutta la giornata permette un maggiore impiego di tutti gli addetti”, rimettendo in modo un settore dove “la retribuzione media mensile nel 2020 non ha superato i 900 euro con la perdita di 2 giornate di lavoro su 3 nell’arco dell’anno”.
Per Uecoop “siamo di fronte a una emergenza senza precedenti e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite, per questo servono aiuti strutturali a lavoratori e aziende per agganciare la ripresa”. “Per la quasi totalità delle realtà produttive (92%) – evidenzia l’indagine sulle imprese di Uecoop a livello nazionale – la riuscita della campagna per immunizzare la popolazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lutti, angoscia e danni all’economia. Nel 2021 i primi settori a riprendersi saranno turismo, alimentare e servizi alle aziende, seguiti dagli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento”.