Il direttore generale dell’Asl Rm 6, Narciso Mostarda, e la diocesi di Albano attraverso i direttori dell’Ufficio per la pastorale della salute, don Micheal Romero, e della Caritas diocesana, don Gabriele D’Annibale, hanno affrontato insieme il problema della vaccinazione per il Covid-19 delle persone senza fissa dimora presenti nel territorio e si è dato avvio a un programma di collaborazione che prevede un intervento attivo della diocesi. “La Caritas ha contattato tutti i parroci delle città rientranti nel territorio dell’Asl Rm 6 – spiega al Sir don Gabriele D’Annibale – per individuare coloro che dimorano nelle adiacenze delle stazioni ferroviarie o nei luoghi più periferici che, una volta contattati, saranno visitati dagli assistenti sociali Asl e dopo uno screening medico riceveranno la somministrazione del vaccino anti-Covid”. L’idea del progetto nasce anche come risposta all’invito di Papa Francesco che “si è rivolto a tutti i responsabili delle nazioni e delle varie organizzazioni, chiedendo di promuovere la cooperazione e non la concorrenza e di cercare una soluzione: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta”, prosegue il direttore della Caritas di Albano. E conclude: “Questo gesto, compiuto in collaborazione con l’Asl, testimonia l’importanza della collaborazione a favore dei più deboli e il fatto che le sfide si possono e si devono affrontare solo insieme”.