Conflitto israelo-palestinese: Garofalo (Centro studi La Pira), “nessuna guerra è giusta, intensificare le preghiere per la pace nel Mediterraneo”

“Sono ore drammatiche” quelle “che sta vivendo tutta l’area di Gerusalemme. Nessuna guerra è giusta e, oggi, più che mai siamo chiamati ad intensificare le nostre preghiere per la pace nel Mediterraneo”. Lo afferma in una nota Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano all’Jonio.
“Nel solco tracciato da Giorgio La Pira, del dialogo, di pace e di incontro, si superino le divisioni, in Terra Santa”, l’appello di Garofalo: “In questa prospettiva, è compito dell’Italia a ‘costruire ponti e abbattere muri’, per giungere ad una pace possibile”. “Siamo consapevoli anche che i margini sono molti stretti e le condizioni rendono difficile questo processo”, prosegue il presidente del Centro studi, secondo qui “un punto da cui partire ci è dato anche dall’enciclica ‘Fratelli tutti’. Fraternità e amicizia sociale sono le vie indicate dal Pontefice per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti: popolo e istituzioni. Ribadito con forza il no alla guerra e alla globalizzazione dell’indifferenza”. Di fronte all’escalation di violenza, Garofalo ammonisce: “esiste un altro modo, di stare al mondo”. Da qui nasce l’impegno per “promuovere azioni e reti di fraternità reale, alternative a quella della guerra, operare per la riconversione dell’economia”, che – osserva – è “una risposta possibile, lungimirante e intelligente”. “Si depongono le armi, confidando nel motto paolino: ‘Spes contra spem’”, conclude Garofalo.

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