Coronavirus Covid-19: ministero della Salute, sì ai test salivari, utili per screening ripetuti per motivi professionali, su anziani e a scuola

Il ministero della Salute con una circolare dà il via libera all’uso dei test salivari per la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2. Viene suggerito, comunque, di ricorrere al campione di saliva “qualora non sia possibile ottenere tamponi oro-nasofaringei”. Inoltre, la circolare sottolinea che il test salivare può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione “in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l’accettabilità di test ripetuti, qualora vengano sottoposti a screening individui molto anziani o disabili o in caso di carenza di tamponi”.
Questo perché “gli studi disponibili indicano una sensibilità diagnostica variabile dei test molecolari su campioni di saliva, in relazione alla tecnica di raccolta: una sensibilità maggiore è stata rilevata nella saliva orofaringea posteriore del primo mattino, mentre una sensibilità inferiore è stata osservata con la tecnica del ‘general spitting'”. Inoltre, “la sensibilità diminuisce dopo i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi”.
I test salivari sono indicati per gli esami di terza media, che inizieranno appena concluse le lezioni, e di maturità, che prenderanno il via dal 16 giugno.

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