“Nel recente dibattito sull’assegno unico e universale, grazie anche al lavoro dietro le quinte del Forum delle Famiglie, abbiamo mostrato a tutto il Paese che ci sono temi che uniscono, che ci fanno fare squadra, che vanno oltre maggioranze e opposizioni, oltre i partiti, oltre le bandiere, oltre gli interessi particolari”. Lo ha detto Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, aprendo a Roma gli Stati generali della natalità. Rivolgendosi al presidente del Consiglio Mario Draghi – presente insieme con Papa Francesco all’apertura dell’evento – De Palo ha detto: “Presidente Draghi, facciamolo bene questo assegno: c’è un Paese unito e compatto come non mai verso questa misura. Glielo chiedo a nome di milioni di famiglie italiane: anche qui n0n possiamo rassegnarci a famiglie che ci perdono rispetto a prima, ma nemmeno che pareggino vista la situazione che abbiamo vissuto in questa pandemia”.
Per questo, ha spiegato il presidente del Forum, “abbiamo convocato questi primi Stati generali della natalità. Primi perché questa è solo la prima edizione. Avremmo voluto farli in presenza, avremmo voluto coinvolgere altri centri nevralgici del Paese: le associazioni, i sindacati, il mondo della politica, il mondo della sanità. L’emergenza purtroppo ci chiede ancora una volta di limitare le presenze e contingentare gli spazi”. Ma “siamo fiduciosi che i messaggi, le riflessioni, i numeri, le tendenze demografiche, le chiavi di lettura e, soprattutto, le proposte, le iniziative di questa giornata, saranno comunque dense e ricche di spunti significativi. Abbiamo iniziato in questo modo – e non ci è andata malissimo avendo qui con noi alla prima edizione Papa Francesco e il presidente Draghi – coinvolgendo il mondo delle istituzioni, delle imprese, delle banche, dello sport, della cultura, dell’editoria, dello spettacolo. Alcuni – certamente non tutti – gli ambiti che costituiscono la carne e il sangue della nostra comunità”.
Per De Palo, “nulla è ancora definitivamente perduto, se iniziamo a rimboccarci le maniche e a remare controcorrente, senza mai perdere la fiducia di poter incidere su processi, decisioni e idee delle persone, così da invertire finalmente la rotta, restituendo una speranza veramente nuova alle famiglie di tutto il Paese”.
Infine, “un’ultima osservazione. Non vorrei mi fraintendeste. Non servono figli per pagare le pensioni. I figli non sono frutto di un ragionamento utilitaristico. I figli sono desiderio, dono, amore che si trasmette. I figli sono il segnale di un Paese che torna a desiderare e ad amare. Per questo, la natalità è oggi la cartina di tornasole attraverso la quale giudicare la politica, l’economia, la società. Perché i figli non devono essere né un dovere né un lusso, ma una libertà. E allora viva la libertà”.
Il presidente del Forum ha concluso con un ringraziamento ai cinque figli “perché mi hanno regalato una vita nuova ma sicuramente più bella”.