Mille chilometri in 47 giorni. È partito oggi 13 maggio, con la benedizione via WhatsApp, e traduzione simultanea in polacco, impartita da don Raimondo Sinibaldi, presidente di Aers (Associazione Europea Romea Strata), il Pilgrimage Promotion Tour, finalizzato a valorizzare la via di fede e cultura “Romea Strata”, l’antico cammino che in passato dal Mar Baltico portava a Roma. Il gruppetto di una ventina di italiani è partito dal vescovado di Cracovia, in Polonia, dove ha vissuto Giovanni Paolo II, con la messa nella cattedrale di Wawel dove sono conservate le spoglie del Santo polacco. La data di oggi ha una valenza fortemente simbolica perché il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, Papa Wojtyla fu gravemente ferito da Mehmet Ali Ağca, lasciando per settimane il mondo col fiato sospeso. Quest’anno, inoltre, ricorre il 90° anniversario dell’apparizione di Gesù Misericordioso a suor Faustina Kowalska. Il cammino sulla via Romea Strata continuerà nei prossimi giorni attraverso la Repubblica Ceca, dove si uniranno un altro centinaio di persone, poi l’Austria – sono già prenotate una trentina di persone -, fino ad entrare in Italia dal Friuli Venezia Giulia, a Tarvisio, il 19 giugno, per poi concludersi ad Aquilea il 27 dello stesso mese. Questo primo tratto di percorso è lungo 1.100 chilometri ed è organizzato sul modello della staffetta; ai confini le delegazioni dei vari Paesi si passeranno il testimone, ovvero il diario di viaggio della via Romea Strata. Nel rispetto delle regole imposte dalla pandemia da Covid-19, il pellegrinaggio avrà forma individuale. Il Pilgrimage Promotion Tour si articolerà in tre anni, così da far conoscere l’intero itinerario, dal Mar Baltico a Roma. Si tratta di un’occasione unica per ripercorrere un cammino millenario, ricco di bellezza, natura, arte, storia, religione, gastronomia. L’anno prossimo verrà percorso il tratto italiano che da Aquileia porta a Roma e, nel 2023, quello più a nord dell’itinerario, dal Mar Baltico a Cracovia. La via Romea Strata, affermano gli organizzatori, è un patrimonio comune a sette Stati europei, oltre 3.000 chilometri di scenari naturali, opere artistiche, storia, fede e cultura. Oggi è mappata e georeferenziata. L’Associazione europea Romea Strata (Aers) – costituita nel 2018 da trenta soci fondatori rappresentanti all’inizio di quattro Stati (Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia), ai quali recentemente si sono aggiunte Lituania e Lettonia – sta inoltre elaborando la candidatura della via Romea Strata affinché ottenga il riconoscimento di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa da parte dell’Istituto europeo degli itinerari culturali (qualifica già assegnata al Cammino di Santiago, alla Via Francigena, al Cammino di Sant’Olaf e alla Via Romea Germanica). In Italia la via Romea Strata attraversa sei regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana), 19 provincie, 200 comuni, 335 parrocchie, 15 diocesi, 156 realtà fra Associazioni, enti, fondazioni, Università.