In occasione della Giornata internazionale delle famiglie, la Federazione delle donne per la pace nel mondo (Wfwp Italia) e la Federazione internazionale per la pace nel mondo (Upf Italia) promuovono la tavola rotonda online “Quale famiglia… verso quale futuro?”. L’iniziativa, che si svolgerà venerdì 14 maggio dalle 18.30, vedrà la partecipazione di Elisabetta Nistri, presidente di Wfwp Italia, di Donatella Bramanti, docente di Sociologia della famiglia presso l’Università Cattolica di Milano, di Luciano Sesta, docente di Filosofia morale e bioetica presso l’Università di Palermo, di Annalisa Ronchi, Family e teen coach specializzata nella gestione e prevenzione dei conflitti, e di Carlo Zonato, presidente di Upf Italia. Modererà l’incontro la giornalista Francesca Baldini.
Secondo Nistri “parlare di famiglia oggi significa fare una scelta coraggiosa, perché è un argomento che sembra essere passato di moda. Il nucleo familiare in Italia non ha quelle agevolazioni che meriterebbe, per incoraggiare i giovani a fare famiglia. E questa è una delle cause della più bassa natalità di sempre”. “Se le famiglie sono in difficoltà, la società non potrà che riflettere questa sofferenza e questa instabilità”, ha proseguito la presidente di Wfwp Italia, secondo cui “senza famiglie non c’è futuro e non c’è sviluppo economico”. Per questo c’è “necessità di sostenere in particolare le donne che portano il peso maggiore della gestione familiare. Sia per le ore dedicate alla cura della famiglia sia per l’impegno emotivo che questa comporta”. “Nella visione di pace che l’Upf promuove, la famiglia – ha sottolineato Zonato – rappresenta un cardine fondamentale” e “idealmente costituisce l’ambiente naturale per la crescita e la maturità di cuore e di carattere di ogni persona umana”. La famiglia, ha proseguito, “è una ‘palestra’ naturale insostituibile per la formazione di ognuno di noi e ci predispone a vivere nella comunità via via più ampia. “Credo – ha concluso Zonato – sia essenziale recuperare questa consapevolezza, che è la base per un futuro di pace e di armonia sociale più concrete, ma anche di gioia e di felicità più appaganti”.