Diocesi: Padova, domenica 16 l’indizione del Sinodo. Mons. Cipolla, “come trasmettere la fede oggi?”

Domenica 16 maggio la Chiesa di Padova annuncerà solennemente l’indizione del Sinodo diocesano, un “santo viaggio”, come lo definisce il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, che terrà impegnata la diocesi per alcuni anni. L’indizione avverrà durante la celebrazione eucaristica delle 16.30 nella cattedrale di Padova, vissuta in contemporanea ad altrettante celebrazioni in 14 chiese del territorio che, al termine, si collegheranno con la cattedrale per ascoltare le parole del vescovo.
Il cammino verso il Sinodo diocesano parte da un’intuizione che il vescovo Claudio ha maturato fin dall’inizio del suo ministero episcopale e che si è consolidata con le esperienze del Sinodo dei giovani (2016-18), della visita pastorale avviata nel 2018 e tuttora in corso, con il confronto e il discernimento all’interno degli organismi diocesani di comunione.
“Dal Concilio in avanti il mondo si è accelerato e arricchito di contatti e conoscenze. Quello che vogliamo è capire dove vogliamo andare, nel lungo periodo, come Chiesa, e quale visione di Chiesa i cristiani vogliono coltivare dentro di sé per essere ancora in grado di servire i territori, le persone in difficoltà, i giovani, portando quello che abbiamo come tesoro: l’ispirazione evangelica, che può arricchire la nostra esperienza umana e di socialità. Questa visione ha però bisogno di unità di riflessione, non può essere frutto delle esperienze e competenze di uno solo ma deve essere maturata tutti insieme. Sinodo vuol dire proprio ‘strada vissuta assieme’: e per farlo occorre che ci raduniamo e ci confrontiamo e facciamo quell’attività di ricerca, di confronto e di approfondimento che rende possibile una visione comune”, spiega il vescovo Cipolla. E continua: “La pandemia ci ha posto il dubbio se fosse il momento giusto: ma essa stessa ha reso più chiara la domanda da cui siamo partiti, qual è l’adesione della comunità dei cristiani, oggi, alla vita della Chiesa. La vera domanda è: come rispondere al bisogno di fede e spiritualità che ancora c’è, alle incertezze e vuoti che il contesto attuale crea? E infine, come trasmettere la fede oggi?”.

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