“In questi giorni si sta discutendo di un argomento cruciale come la proprietà intellettuale dei brevetti sui vaccini” ma “il nostro obiettivo dev’essere raggiungere quante più persone possibili”, afferma in un’intervista al Sir Maria Chiara Carrozza, da un mese alla guida del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Oggi, spiega la neopresidente, le “tre grandi missioni” della scienza sono “progredire nella conoscenza, lottare contro i grandi problemi che affliggono l’umanità” e “sviluppare terapie e vaccini contro la pandemia”. Una sfida che richiede di “lavorare assieme per trovare nuovi metodi di cura, di produzione dei beni, di fornitura dei servizi, ma anche per cambiare molti nostri comportamenti. Quella che dobbiamo compiere è una vera e propria rivoluzione culturale” e “affrontare questa sfida da ricercatori significa assumere uno spirito di grande responsabilità”. “Se non interveniamo immediatamente – avverte Carrozza -, ci troveremo sempre più spesso in situazioni in cui dovremo affrontare vere e proprie emergenze sanitarie, ambientali e socio-economiche. Deve cambiare l’organizzazione della società”. E sul ruolo della ricerca, ed in particolare del Cnr, per la ricostruzione e la crescita del Paese, spiega: “In sintesi, si tratta di creare le condizioni per consentire alla ricerca di fare un passo avanti verso i bisogni delle persone e del mercato. I ruoli che i soggetti scientifici e imprenditoriali rivestono sono diversi ma tra loro ci dev’essere riconoscimento reciproco, ponendo le basi per un rapporto di fiducia e collaborazione. Questo vuol dire dotarsi di regole e procedure veloci ed efficaci, che agevolino le soluzioni invece di creare ostacoli burocratici”.