“La guarigione per l’umanità intera”: è la preghiera elevata ieri dal custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, durante la celebrazione per i benefattori, per la cessazione della pandemia e per la pace tenutasi al Cenacolino, situato a pochi metri dal Cenacolo, il luogo dove Gesù ha celebrato l’ultima Cena, istituendo l’Eucarestia e il sacerdozio, “insegnandoci il servizio attraverso la lavanda dei piedi e insegnandoci anche il comandamento dell’amore reciproco”. “Papa Francesco – ha detto il custode – ci ha chiesto di pregare con fede e quotidianamente, assieme a Maria, durante questo mese, perché cessi la pandemia da coronavirus. Insieme a Papa Francesco preghiamo anche per gli eventi che stanno accadendo qui a Gerusalemme. Chiediamo a Cristo Risorto, Principe della Pace, che questa Città Santa sia luogo di incontro e non di scontri violenti, luogo di preghiera e di pace”. “In questo luogo santo, che ci richiama la Pentecoste – ha aggiunto padre Patton -, preghiamo anche noi con fiducia per tutti gli amici e benefattori di Terra Santa, per i pellegrini e per tutti coloro che ne hanno bisogno, preghiamo per Gerusalemme e per tutti gli abitanti della Terra Santa in questo tempo di sofferenza e di violenza”. Il custode ha invocato lo Spirito Santo perché “scuota ancora le pareti della Chiesa come scosse le pareti del Cenacolo nella prima Pentecoste e discenda nelle menti e nei cuori dei pastori, dando loro il coraggio che ha donato ai primi Apostoli di tornare a parlare sulle piazze del mondo, per annunciare il Vangelo, per raccontare ciò che Gesù ha fatto e detto per noi, per invitare ancora nuovamente alla conversione, per invitare tutti a tornare a Dio”.