“Il conflitto ha un impatto profondo e duraturo sui bambini, indipendentemente da dove vivano. Un bambino è un bambino. Tutto questo va avanti da troppo tempo. Tutte le parti devono impedire un’ulteriore escalation di violenza, proteggere i civili e porre fine alle violazioni contro i bambini, ovunque essi si trovino e in ogni momento”: lo dichiarano Lucia Elmi, rappresentante speciale dell’Unicef nello Stato di Palestina, e Matthias Schmale, direttore delle operazioni dell’Unrwa nella Striscia di Gaza, alla luce dell’escalation nella Striscia di Gaza, dopo settimane di violenza a Gerusalemme, che ha provocato almeno 20 morti, tra cui nove bambini palestinesi confermati. “Quattro dei bambini erano fratelli e molti frequentavano la stessa scuola Unrwa – precisano i due rappresentanti delle agenzie umanitarie -. Almeno 25 bambini sono stati confermati come feriti, con segnalazioni di molti altri bambini feriti. Le Nazioni Unite stanno verificando queste notizie. Nel sud di Israele, almeno un bambino nella città di Ashkelon è stato confermato come ferito. Almeno tre scuole sono state segnalate come danneggiate, una in Israele e due nella Striscia di Gaza”.