Papa Francesco è arrivato intorno alle 9, a piedi, nel Cortile di San Damaso, dove sono riprese le udienze del mercoledì in presenza, grazie all’allentamento delle misure restrittive imposte dall’emergenza Coronavirus. Francesco è apparso particolarmente sorridente e rilassato, e si è fermato a più riprese a conversare con i fedeli che hanno trovato posto dietro le transenne. “Viva il Papa!”, il saluto festoso dei partecipanti all’udienza, tutti muniti di mascherina. Tra di essi, anche alcuni giovani sacerdoti e un gruppo di suore. C’è anche chi ha chiesto un autografo al Papa per il suo libro “Ritorniamo a sognare”, e alcuni giovani che hanno chiesto di essere benedetti. Un gruppo di suore ha offerto al Santo Padre tre rose bianche a gambo lungo, che lui ha accettato volentieri scambiando qualche battuta con loro. Al posto dello zucchetto, un sacerdote indiano gli ha offerto un copricapo rosso a fantasia, che il Papa ha indossato per un momento restituendolo poi al suo interlocutore. Poi l’ormai tradizionale scambio dello zucchetto, con alcuni fedeli che hanno trovato posto dal lato opposto delle transenne. Infine un colloquio dai toni spiritosi con una donna anziana e uno scambio con un gruppo di giovani. Non sono mancati, tra i partecipanti, anche i bambini molto piccoli, che Francesco ha salutato e accarezzato. Il momento “a tu per tu” con i fedeli è durato circa un quarto d’ora, prima che il Papa prendesse posto nella sua postazione al centro del cortile, per introdurre l’udienza.