Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha incontrato oggi al Viminale l’inviato speciale delle Nazioni unite per la Libia, Jàn Kubis, già ministro degli Esteri slovacco, per uno scambio di opinioni e di valutazioni sullo scenario di sicurezza attuale nel Paese nordafricano e sulle prospettive di lavoro con il nuovo Governo di unità nazionale guidato dal presidente Abdulhamid Dbeibah.
La responsabile del Viminale ha confermato all’alto funzionario delle Nazioni unite l’intenso e continuo impegno del governo italiano per “consolidare la cornice di sicurezza in Libia” anche al fine di “rafforzare le capacità di gestione delle frontiere terrestri e marittime da parte delle autorità libiche”.
Il ministro Lamorgese, con riferimento ai contenuti dei suoi recenti colloqui di Tripoli, ha poi sottolineato la necessità che “l’Unione europea sia maggiormente coinvolta nella gestione del fenomeno migratorio che ha radici al di fuori della Libia e la vede come Paese di transito”.
“Il maggior coinvolgimento dell’Unione europea a fianco della Libia – ha concluso la titolare del Viminale – passa anche attraverso la preziosa attività delle agenzie delle Nazioni unite, con l’Unhcr e l’Oim in prima fila, alle quali è riconosciuta autorevolezza, competenza ed esperienza”.