Infermieri: Mangiacavalli (presidente) a Governo, “più organici contro carenza, subito specializzazioni, più presenti nelle istituzioni”

Più organici per far fronte alla carenza che sta assumendo contorni rischiosi per la tutela della salute; subito specializzazioni e nuove competenze per gli infermieri; più forza alla specificità infermieristica riconosciuta nella legge di Bilancio 2021, ma che ora si deve sviluppare e crescere ancora. Sono le tre richieste avanzate a Governo, Regioni e Parlamento dalla Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) durante il Congresso nazionale 2021 in corso a Firenze.
Serve “l’adeguamento dei fabbisogni – spiega la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – perché la carenza di infermieri, oggi circa 60mila unità in meno, ha dimostrato i suoi effetti negativi proprio durante la pandemia” e ora “rischia di trasformarsi in un serio rischio per la salute”. Specializzazioni e competenze “sono ormai necessarie: le stesse istituzioni hanno chiesto, per far fronte all’emergenza durante la pandemia, infermieri di particolari settori,” evidenziando la necessità di figure come l’infermiere di famiglia e comunità, previsto nel Patto per la salute, nel decreto Rilancio e nel Recovery Plan. La specificità infermieristica, introdotta dalla legge di Bilancio 2021, è “la base per la creazione di un’area infermieristica in cui le nuove peculiarità possano essere concentrate e declinate secondo i bisogni del sistema e dei cittadini”.
Secondo Mangiacavalli, inoltre, “gli infermieri dovranno essere più presenti nelle istituzioni per tutte le scelte preventive legate alla tutela della salute”; per questo “si deve dar forza al nuovo modello di lavoro che prevede la creazione di una rete di servizi in cui le professioni operano in team senza subordinazioni tra loro e soprattutto senza invasioni di campo”.

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