Detenuti, agenti della polizia penitenziaria ed educatori lavorano insieme per la prevenzione del Covid-19. È l’iniziativa avviata a marzo dagli operatori di Emergency, che collaborano con la Direzione del carcere di Bollate per informare sulle norme di prevenzione con appuntamenti, incontri e seminari. L’intervento rientra tra i progetti del Team Covid Emergency per la lotta alla diffusione del contagio nelle strutture di accoglienza collettive, particolarmente soggette al rischio di focolai. L’obiettivo è “contribuire a rafforzare la consapevolezza della popolazione del carcere, fornendo gli strumenti utili a comprendere il momento particolare e complesso che stiamo affrontando”. Il progetto ha avuto inizio con sopralluoghi effettuati da una squadra composta da due infermieri, un medico e due logisti di Emergency per rilevare i punti di forza e di debolezza della struttura dal punto di vista del controllo e della prevenzione dell’infezione. Successivamente, il team ha visitato diversi reparti del carcere per conoscerne l’attività quotidiana, ascoltando i bisogni espressi dai vari rappresentanti della comunità e realizzato una serie di incontri in presenza e webinar di formazione. “Le celle – spiega Francesca Bocchini, capoprogetto del Team Covid di Emergency – sono un luogo in cui devono convivere più persone con un rischio di contagio elevato: meglio quindi separare gli oggetti individuali, evitare di prestare le pentole ai compagni delle celle vicine, lavarsi spesso le mani ed è fondamentale tenere spesso la finestra aperta e consentire una buona aerazione”. In particolare c’è stato un affiancamento del personale di Emergency con i detenuti addetti alle pulizie, alla lavanderia e alla cucina, così come con chi porta il cibo nei reparti, in modo da consolidare le loro già buone pratiche di gestione e pulizia degli spazi, volte a ridurre il rischio nell’ingresso in reparto di materiali o persone esterne.