L’Ue stanzia per i Paesi del Sahel e dell’Africa centrale un bilancio umanitario di 210 milioni di euro nel 2021. Il finanziamento sarà assegnato a progetti umanitari nei seguenti otto Stati: Burkina Faso (24,3 milioni di euro), Camerun (17,5), Repubblica Centrafricana (21,5), Ciad (35,5) Mali (31,9), Mauritania (10), Niger (32,3) e Nigeria (37). Il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, dichiara: “Il peggioramento dell’instabilità e dei conflitti armati, assieme alla pandemia Covid-19 e ai rischi naturali, stanno avendo un impatto devastante nel Sahel e nei Paesi dell’Africa centrale. L’Ue resta impegnata ad aiutare a ridurre la sofferenza tra le persone bisognose nella regione. Mentre gli aiuti umanitari sono lì per portare soccorsi di emergenza, miglioramenti più duraturi possono essere ottenuti solo attraverso la volontà politica dei governi nazionali e il buon governo”. Il finanziamento, spiega la Commissione, è destinato a fornire assistenza salvavita alle persone colpite dal conflitto e alle comunità che ospitano persone che hanno dovuto fuggire; fornire protezione alle persone vulnerabili e sostenere il rispetto del diritto internazionale umanitario; sostenere misure per affrontare le crisi alimentari e la malnutrizione acuta grave tra i bambini sotto i 5 anni; rafforzare la risposta immediata in termini di servizi di base alla popolazione più vulnerabile, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza sanitaria per tutti o l’istruzione per i bambini coinvolti in crisi umanitarie; rafforzare la preparazione delle comunità fragili alle crisi, come gli sfollamenti di massa di persone o le crisi alimentari ricorrenti o legate al clima.