Con lo slogan “Ovunque per il bene di tutti”, si apre domani a Firenze il congresso della Fnopi (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche ), il secondo dalla trasformazione in Ordine e il primo nell’era Covid. Quest’anno il tradizionale incontro – che si ripete a ogni cambio del vertice della Federazione (ogni tre anni fino al 2021 e, per effetto della legge 3/2018, da oggi in poi ogni 4 anni) e che ha visto sempre radunati tra i 4 e i 6mila infermieri – si svolgerà in modo “itinerante” nel pieno rispetto delle regole di distanziamento e di tutte le misure contro la pandemia.
Da maggio a dicembre, rappresentanti del neo-eletto Comitato centrale Fnopi toccheranno varie aree del Paese: in programma 20 appuntamenti a carattere locale con i referenti di progetti innovativi, buone pratiche ed eccellenze della professione che, spiega un comunicato, “hanno consentito di affrontare l’assistenza, anche durante la pandemia, rimanendo sempre vicini ai cittadini, proiettando l’infermiere in una dimensione nuova, più vicina al paziente e in grado di intercettare proattivamente la domanda di salute soprattutto nelle aree più interne e disagiate del Paese”. Prima tappa domani, Giornata internazionale dell’infermiere, a Firenze, città natale di Florence Nightingale, madre dell’infermieristica moderna, nella sala del Cenacolo della basilica di Santa Croce. Per l’occasione sarà anche presentato un volume inedito sui rapporti tra Florence e l’Italia, e a Firenze verranno premiate quattro di queste buone pratiche
Il filo rosso che legherà le tappe del congresso Fnopi sarà l’infermieristica di prossimità, a partire dall’infermiere di famiglia e comunità, figura presente in Toscana (prima tappa) dal 2018 e che col decreto Rilancio del maggio 2020 è stata istituita per legge e dovrebbe essere presente in tutte le Regioni. “Nella stesura del nuovo Recovery Plan”, prosegue il comunicato, “assume un ruolo di protagonista proprio per l’assistenza sul territorio”. Gli infermieri vanno infatti verso il paziente “sviluppando così i presupposti dell’assistenza territoriale finora mai decollata e che potrebbe essere ormai a un passo con le novità in arrivo dal Pnrr”.
Prossimo appuntamento, in giugno, nelle zone più colpite dal Covid nella prima fase e che registrano ancora il maggior numero di contagi e decessi: Lombardia, Piemonte, Liguria.