Rosario Livatino: mons. Savino (Cassano all’Jonio), “beatificato nell’anniversario dell’appello alla conversione che san Giovanni Paolo II pronunciò nella Valle dei Templi”

“Ri-cordare il giudice Rosario Livatino”. Il vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, ha dato questo titolo al breve messaggio diffuso in occasione della beatificazione di Livatino, avvenuta ieri ad Agrigento. “La scelta del giorno della beatificazione non è affatto casuale: è l’anniversario dello storico appello alla conversione che san Giovanni Paolo II pronunciò nella Valle dei Templi” – ha sottolineato il presule – che poi ha ricordato come “nella diocesi di Cassano all’Jonio, affidata alla mia cura pastorale da 6 anni”, Papa Francesco nella sua visita, nel 2014, ebbe a dire: “Coloro che nella loro vita seguono questa strada di male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!”. Mons. Savino, “a nome di tutta la diocesi”, ha richiamato la figura di Rosario Livatino, con le sue stesse parole: “Non chiamate me e neanche altri giudici ragazzini! Non chiamateci giudici ragazzini, ma date ai ragazzini di oggi i mezzi, lo spazio, l’opportunità, i modelli, le risorse per essere fra qualche anno quei giudici che sconfiggeranno ogni tipo di mafia impegnandosi per la giustizia e per il bene comune!”.

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