Un anno giubilare per i 500 anni dell’apparizione della Madonna del Soccorso a Cori. Lo ha annunciato ieri, nel giorno della festa, il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, mons. Mariano Crociata, durante la celebrazione eucaristica tenuta nel santuario, cui hanno assistito il sindaco, Mauro De Lillis, il prefetto di Latina Maurizio Falco, i sindaci dei Comuni circostanti e altre poche autorità civili. Un contingentamento dovuto alle misure di prevenzione contro la pandemia da coronavirus e che non ha permesso di tenere la tradizionale processione dalla chiesa di Santa Maria della Pietà al santuario. Nel suo annuncio, il vescovo Crociata ha spiegato che, per questo anno giubilare, la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che si recheranno al santuario della Madonna del Soccorso come pellegrini e parteciperanno alla Celebrazione eucaristica o ad altre celebrazioni liturgiche o pii esercizi in onore della Beata Vergine Maria, o almeno per un congruo tempo pregheranno devotamente davanti all’Effige della Madonna.
“Abbiamo bisogno di ritrovare le cose più vere e necessarie che sembrano inesorabilmente sfuggirci: la serenità del cuore e del giudizio, la lucidità nelle più disparate situazioni, la capacità di distinguere il bene dal male, il senso della dignità di ogni persona e il senso di rispetto e di cura nei nostri rapporti con tutti. La Madonna del Soccorso oggi ci ricorda che lei c’è per aiutarci a recuperare le dimensioni essenziali del nostro essere umani e del nostro essere credenti: la rettitudine e la lealtà, la fedeltà e la perseveranza, la generosità e il disinteresse nella ricerca del bene comune”, ha detto il presule nell’omelia. Per il presule, “dobbiamo contrastare l’insofferenza e l’indifferenza reciproca, il senso di superiorità e di disprezzo, l’incitamento allo scontento e allo scontro. Non ci vuole sentimentalismo o emozionalismo, perché questo non è vero amore; amore è volontà e decisione di bene per l’altro. Molte cose stanno cambiando in questo nostro mondo, nel piccolo e nel grande; il rischio maggiore che corriamo non è quello di perdere qualcosa, ma di perdere noi stessi e di smarrire il mondo della vita attorno a noi”.
Al termine della celebrazione è stata recitata la preghiera alla Madonna del Soccorso, composta dallo stesso mons. Crociata in occasione di questo anno giubilare.