In concomitanza con le festività pasquali, i Carabinieri Nas hanno svolto una campagna di controllo in ambito nazionale finalizzata all’accertamento del rispetto dei livelli di assistenza e di cura presso le strutture socio-sanitarie e ricettive per gli anziani. Il monitoraggio è stato predisposto, d’intesa con il Ministero della Salute, nel periodo festivo durante il quale può registrarsi una riduzione degli operatori dovuta alla fruizione di ferie e riposi lavorativi. “Tale elemento può determinare una riduzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono, le cui conseguenze per gli anziani ospiti possono accentuarsi in relazione all’emergenza sanitaria connessa con il Covid-19”, ricorda una nota del Comando Carabinieri per la tutela della salute.
Dal 2 al 6 aprile, “i Carabinieri Nas hanno ispezionato 337 strutture, tra residenze assistenziali assistite (Rsa), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, individuandone 56 con irregolarità, pari al 17% degli obiettivi oggetto di verifica”.
Nel corso della vigilanza “sono state contestate 16 sanzioni penali e 50 amministrative, principalmente connesse con carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti, nonché inosservanza delle misure anti-Covid come la mancata sanificazione periodica e la formazione del personale in materia di prevenzione alla diffusione del contagio”. Sono state, altresì, accertate “situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero insufficiente di operatori per turno di servizio, peraltro, privi di qualifica professionale rispetto alle mansioni richieste”.
A causa di gravi violazioni accertate, “è stata disposta l’immediata chiusura di 4 strutture ricettive, risultate attivate e condotte abusivamente o gravemente deficitarie in materia sanitaria e prive di garanzie per la sicurezza degli ospiti, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio”.