“Il gelo ha colpito duramente nelle campagne dove le produzioni in molti territori sono state praticamente dimezzate, dalle albicocche alle pesche, dalle fragole ai kiwi fino agli ortaggi”. Lo segnala un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di freddo gelido che ha devastato i raccolti dal Piemonte alla Lombardia, dal Trentino al Veneto, dall’Emilia Romagna alle Marche, dalla Toscana al Molise. “Se per proteggere i raccolti sono stati addirittura accesi a Padova i falò notturni, per riscaldare i ciliegi in fiore in Valtellina è stata spruzzata acqua sulle piante per creare un velo protettivo contro il gelo. Nelle serre – evidenzia l’associazione – è stato aumento il livello di riscaldamento con costi aggiuntivi per le imprese”. Una situazione considerata “drammatica” per molte imprese agricole che “hanno visto perdere in una giornata il lavoro di un intero anno”. “Pomodori, zucchine, peperoni ed altri ortaggi sono compromessi nel centro nord Italia ma anche le piante ornamentali hanno sofferto per le gelate notturne con photinie, evonimi, allori ed altre piante che in Toscana avevano già vegetato vedono compromessa la loro bellezza (e vendibilità) a causa delle basse temperatura che danneggiano le loro foglie”.
Dopo le alte temperature dei giorni scorsi che hanno favorito il risveglio della vegetazione, la Coldiretti evidenzia che “le piante sono state sottoposte a un terribile shock termico con effetti sulle produzioni”. “Oltre a frutta e verdura, a rischio le coltivazioni più precoci di mais, che potrebbero dover essere riseminate ma fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, ci sono anche la vite e l’ulivo”.