Stamattina, alle 10 (le 9 in Italia), Israele si è fermato al suono delle sirene per ricordare con due minuti di silenzio i sei milioni di ebrei sterminati durante la Shoah. L’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oren David, in un videomessaggio invita a celebrare Yom ha-Shoah, il Giorno della memoria dell’Olocausto, tra i più solenni del calendario, in memoria di sei milioni di ebrei, uomini, donne e bambini, assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori. “Onoriamo la Giornata del ricordo dell’Olocausto che commemora la rivolta del Ghetto di Varsavia, nell’aprile del 1943, ricordiamo i sei milioni di vittime dell’Olocausto, uomini, donne e bambini, giovani vecchi, che hanno perso la loro vita solo unicamente per il fatto di essere ebrei. Possa la loro memoria essere benedetta. Essi rimarranno con noi sempre”.
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Ieri sera nel sacrario di Yad Vashem a Gerusalemme si è svolta la cerimonia principale con 6 torce accese da altrettanti sopravvissuti in ricordo dei sei milioni di morti. Oggi per ore saranno letti i nomi degli ebrei uccisi nella Shoah. Cerimonie analoghe sono previste nelle scuole, nelle istituzioni pubbliche e nelle basi militari. Quest’anno gli eventi previsti per Yom ha-Shoah si svolgono con la dizione “Fino all’ultimo ebreo: 80 anni dall’avvio dello sterminio di massa”. Chiaro riferimento all’operazione “Barbarossa” con cui i nazisti diedero inizio agli stermini. In Israele vivono circa 175mila sopravvissuti, 900 di loro sono morti in questo periodo a causa del Covid. La Giornata della Shoah viene celebrata otto giorni prima del giorno dell’Indipendenza, secondo il calendario lunare ebraico.