Papa Francesco: udienza, “nella Chiesa non c’è un lutto che resti solitario”. “I santi sono ancora qui”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Nella Chiesa non c’è un lutto che resti solitario, non c’è lacrima che sia versata nell’oblio, perché tutto respira e partecipa di una grazia comune”. A garantirlo è stato il Papa, durante la catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata al legame tra la preghiera e la comunione dei santi. ”Non è un caso che nelle antiche chiese le sepolture fossero proprio nel giardino intorno all’edificio sacro, come a dire che ad ogni Eucaristia partecipa in qualche modo la schiera di chi ci ha preceduto”, ha sottolineato Francesco: “Ci sono i nostri genitori e i nostri nonni, ci sono i padrini e le madrine, ci sono i catechisti e gli altri educatori”. “Quella fede tramandata, trasmessa, che noi abbiamo ricevuto”, ha proseguito a braccio: “e con la fede è stato trasmesso anche il modo di pregare, la preghiera”. “I santi sono ancora qui, non lontani da noi; e le loro raffigurazioni nelle chiese evocano quella nube di testimoni che sempre ci circonda”, ha assicurato il Papa, rimandando al brano della Lettera agli Ebrei letto prima della catechesi: “Sono testimoni che non adoriamo – beninteso –, ma che veneriamo e che in mille modi diversi ci rimandano a Gesù Cristo, unico Signore e mediatore tra Dio e l’uomo”.

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