Athletica Vaticana: Mattei (presidente) su parole Papa, “fraternità e inclusione fanno parte fin dall’inizio del nostro spirito associativo”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La fraternità e l’inclusione fanno parte fin dall’inizio dello spirito di Athletica Vaticana”. Lo dice al Sir Giampaolo Mattei, presidente della prima, e unica, associazione sportiva costituita in Vaticano e affidata dalla Segreteria di Stato al Pontificio Consiglio della cultura. Ieri si è svolta la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, e questa mattina, concludendo l’udienza generale, Papa Francesco ha incoraggiato Athletica Vaticana a “proseguire nell’impegno di diffondere la cultura della fraternità nell’ambito sportivo, ponendo viva attenzione alle persone più fragili, diventando così testimoni di pace”.
Per statuto fanno parte di Athletica Vaticana i cittadini e i residenti della Città del Vaticano e i dipendenti, anche in pensione, di tutte le amministrazioni della Santa Sede, nonché i loro familiari di primo grado. Circa un centinaio i tesserati, e in spirito di inclusione, ricorda Mattei, sono stati accolti come “membri onorari” due giovani migranti africani (assistiti dalla Cooperativa Auxilium) e Sara Vargetto, una bambina di 12 anni con disabilità, particolarmente appassionata di sport. L’inclusione, lo “sport per tutti”, è una priorità per l’Associazione vaticana che ha firmato un protocollo d’intesa con la Federazione italiana di sport paralimpici e sperimentali (Fispes), nell’ambito del Comitato italiano paralimpico.
“Con uno stile aperto di servizio Athletica Vaticana dà vita, in ambito sportivo, a progetti solidali, spirituali e culturali” perché non avrebbe senso “correre e basta”, afferma ancora il presidente ricordando, fra l’altro, la “Messa del maratoneta” prima di grandi eventi, e la diffusione della “Preghiera del maratoneta”, in 37 lingue. Il 5 giugno, a San Marino, Athletica Vaticana parteciperà per la prima volta, come ospite, ai Campionati di atletica leggera dei Piccoli Stati d’Europa. Una presenza in pista “nella prospettiva di un dialogo di amicizia per promuovere concretamente la pace tra religioni e culture diverse”. Imminente l’apertura di una sezione ciclistica.

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