“Ogni 3 minuti, nel mondo, nasce un bambino con una malformazione del volto come la labiopalatoschisi. Un bambino che, se non curato tempestivamente, può avere problemi nella crescita e vivere sofferenze psicologiche legate all’emarginazione sociale e ad episodi di bullismo. Un bambino che rischia di dover aspettare troppo tempo per essere curato: le liste di attesa si allungano ogni giorno e l’emergenza Covid-19 sta peggiorando la situazione, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito”. A renderlo noto, in occasione della campagna sms solidale “Dona una vita di sorrisi”, è la Fondazione Operation Smile Italia onlus, che da oltre 20 anni, grazie all’impegno di medici e operatori sanitari volontari, è attiva in Italia e nel mondo per il trattamento delle patologie congenite cranio-maxillo-facciali al fine di curare e restituire il sorriso a migliaia di pazienti e alle loro famiglie.
La campagna sms solidale “Dona una vita di Sorrisi – Insieme per non lasciare indietro nessuno, insieme per portare molto più di un sorriso” è attiva dal 1° aprile al 9 maggio, inviando un sms o facendo una chiamata da rete fissa al numero solidale 45582.
La Fondazione Operation Smile Italia onlus fa parte di un’organizzazione medica internazionale. Nel 2020 sono stati oltre 15mila i pazienti curati durante le missioni mediche e nei 31 centri di cura dell’organizzazione. La Fondazione Operation Smile Italia onlus, oltre a sostenere i programmi medici dell’organizzazione internazionale, è attiva sul territorio italiano con il Progetto Smile House: due ambulatori multispecialistici ad Ancona e Cagliari e tre Centri multidisciplinari di diagnosi, cura, ricerca e formazione per il trattamento delle patologie congenite cranio-maxillo-facciali a Milano, Roma e Vicenza.
“In questo difficile anno – sottolinea il direttore generale della Fondazione Operation Smile Italia onlus, Alessandra Corrias – nonostante gli importanti disagi causati dalla pandemia nei Centri Smile House siamo riusciti a visitare, in piena sicurezza, 6.212 persone, operare 259 pazienti e a garantire 11.486 consulenze multidisciplinari. La Fondazione, con i suoi medici e operatori sanitari, si è inoltre immediatamente attivata in sostegno dell’emergenza Covid-19 supportando sia la Protezione civile sia il personale medico e le strutture ospedaliere in Italia e, all’estero, donando attrezzature e dispositivi di protezione individuale, organizzando corsi di formazione a distanza rivolti al personale sanitario e assistendo, attraverso i centri di cura, i pazienti e le loro famiglie, anche a distanza. Non appena è stato possibile le attività sono riprese in sicurezza in molti Paesi”.