A meno di una settimana dal primo turno elettorale delle elezioni presidenziali e dalle elezioni parlamentari in Perù, la Presidenza della Conferenza episcopale (Cep) auspica trasparenza, rispetto dei risultati e rispetto dei protocolli di biosicurezza, coincidendo le elezioni con una nuova ondata di contagi di Covid-19, portati dalla variante brasiliana in tutto il Paese. Notevole il clima di incertezza e sfiducia, con numerosi candidati quotati dai sondaggi attorno al 10%. Impossibile, dunque, fare pronostici, se non ritenere praticamente certo il ballottaggio tra i due più votati.
“Alle autorità competenti – si legge nella nota – chiediamo che, con imparzialità, indipendenza e trasparenza, garantiscano il processo elettorale di domenica 11 aprile. Inoltre, vista la natura di queste elezioni, con tanti partiti politici, è urgente conoscere tempestivamente e con certezza i risultati ufficiali, che consentiranno di chiarire eventuali dubbi esistenti, evitare confusione e polarizzazione, per mantenere la stabilità”. Ai partiti politici viene chiesto di “rispettare le norme elettorali e gli impegni etici assunti in questa fase finale del processo, nonché i risultati ufficiali. Trovandoci di fronte a elezioni nel contesto della pandemia, devono trasmettere tranquillità e trasmettere tolleranza e fiducia ai loro elettori, fino a quando l’autorità elettorale non si pronunci”.
Concludono i vescovi: “Invochiamo il rispetto dei protocolli di biosicurezza, stabiliti dall’organo elettorale per il giorno delle votazioni e tenendo conto di tutte le cure sanitarie necessarie. La pandemia non deve impedire alla popolazione di esercitare il diritto di eleggere le proprie autorità in modo libero, trasparente e responsabile”.