“Mai come in questo tempo di sofferenza e di morte, abbiamo condiviso la sofferenza e la morte di Gesù. Mai come in questo tempo abbiamo sentite come rivolte a noi, le parole di Gesù alle donne lungo la Via Crucis: ‘Non piangete su di me, ma su di voi’”. L0 ha detto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, nell’omelia della messa di Pasqua, che ha celebrato nella basilica di S. Francesco. “Al tempo stesso – ha aggiunto il presule -, mai come in questa Pasqua siamo assetati di acqua, cerchiamo la luce, desideriamo la vita”.
L’arcivescovo ha poi ribadito che “la Pasqua ci disseta, illumina il nostro cammino, ci ridona vita e vitalità”. “La Risurrezione di Gesù è il fondamento della nostra risurrezione. Già qui, oggi”. Poi, l’attenzione al territorio ferrarese, che “fatica e soffre”: “La città è deserta, gli incontri difficili, l’economia in ginocchio, le famiglie sole, le scuole chiuse”, ha osservato mons. Perego. “La Pasqua ci aiuta a rialzarci, perché è l’incontro con il Signore della vita, che accompagna le nostre giornate difficili e tristi per ridare ragioni di speranza, illuminare i nostri passi, aiutarci nella rinascita”. Nelle parole del presule la consapevolezza che “ci sono crisi, come questa che stiamo vivendo, che ci aiutano a riordinare la nostra esistenza e in essa le priorità: a ripensare le relazioni, a valorizzare la famiglia, ad allargare la condivisione, a costruire prossimità”. “La Pasqua ci invita a saper costruire nella nostra persona, nelle nostre città questo ordine, incentrato non solo su noi stessi, ma sulla comunità, sul bene comune più che sui beni personali”.