“Cristo è veramente Risorto! La speranza cristiana non è un generico ottimismo ma fidarsi di Cristo, di quell’uomo la cui storia umana non ebbe un lieto fine, eppure risuscitò da morte perché amò sino alla fine, sino a donare la vita”. Così mons. Rocco Pennacchio, arcivescovo metropolita di Fermo, nel messaggio di Pasqua alla diocesi. “Se ci fidiamo di Cristo, se ne facciamo esperienza come fratello e amico vivente, nulla, nemmeno la pandemia potrà separarci da Lui e toglierci la speranza di rialzarci, rinascere, risorgere – afferma il presule -. Rialzarci dalla prostrazione, dal dolore, dalla palude dello scoraggiamento, per ritrovare il gusto della vita e delle relazioni con gli altri. Rinascere dai nostri peccati, per ricominciare ogni giorno a vivere nella grazia di Dio e nell’amore dei fratelli. Risorgere da prospettive troppo terrene che manipolano la fede per adattarla ai nostri comportamenti, anziché orientarci al futuro, all’incontro con Dio nell’eternità”.
Di qui una preghiera: “Gesù risorto, da’ energia alla tua Chiesa perché vinca il torpore che l’avvinghia e annunci che tutto questo è vero, non illusione. Fa’ che la comunità cristiana non rimpianga i sepolcri d’Egitto, per mollare gli ormeggi ed annunciare in questa storia la concretezza della tua salvezza, per tutti. Fa’ che apriamo le porte del cuore a te, Vivente, perché sia rotolata la pietra del sepolcro dei nostri compromessi, e la nostra sarà realmente una vita nuova. Cristo è risorto! Sì, è veramente risorto. Buona Pasqua!”.