“Stando al tasso attuale, semplicemente non ci sono abbastanza vaccini. Le scorte disponibili sono concentrate nelle mani di troppo pochi”. Lo ha detto Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, chiedendo “accesso equo ai vaccini per tutti”, altrimenti “il virus e le sue mutazioni vinceranno”. L’Unicef chiede ai governi, alle imprese e ai partner di intraprendere tre azioni urgenti: innanzitutto, “semplificare i diritti di proprietà intellettuale attraverso la concessione volontaria e proattiva di licenze da parte dei titolari”, insieme a partnership e cooperazioni proattive; “porre fine al nazionalismo dei vaccini. I governi dovrebbero rimuovere misure di controllo import-export dirette e indirette che bloccano, restringono o rallentano l’esportazione di vaccini”; inoltre, “i Paesi con una fornitura attuale sufficiente di dosi prodotte dovrebbero considerare di donare subito almeno il 5% delle dosi prodotte disponibili e impegnarsi in ulteriori contributi su una base continua, a rotazione, per tutto l’anno, aumentando i loro contributi al crescere della fornitura”. “La pandemia ci ha chiarito che nessuno è al sicuro fino a quando tutti non sono al sicuro – ha affermato Fore -. Un accesso equo ai vaccini contro il Covid-19 è alla nostra portata. Abbiamo dimostrato che il mondo può fare l’impossibile, ed è necessario farlo di nuovo. Prima lo faremo, prima le nostre vite e le vite dei nostri bambini torneranno alla normalità”.