“Fermiamoci a pensare ai milioni di persone che hanno visto le loro vite e il loro sostentamento sconvolti dalla crisi del Covid-19”. È l’appello di Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, in un messaggio alla vigilia della festa internazionale del Primo Maggio. Se i governi sono riusciti a preservare i posti di lavoro e contenere un aumento della disoccupazione, sostenuti dallo strumento Sure dell’Ue, “molti lavoratori, e soprattutto le giovani generazioni, hanno visto mettere a rischio le proprie prospettive di carriera”. Secondo il commissario ci sono “motivi di speranza” e la fiducia che “l’Europa uscirà più forte da questa crisi”. Solidarietà deve essere la cifra distintiva anche della ripresa e la prospettiva quella presentata nel “piano d’azione per il pilastro europeo dei diritti sociali” per un’Europa sociale “forte, inclusiva ed equa”. Sebbene la prospettiva sia il 2030, “il nostro lavoro è già iniziato”, scrive il commissario. Da un lato per mantenere i posti di lavoro dopo la crisi pandemica, ma anche per sostenere la transizione verso nuovi posti di lavoro e settori promettenti, compresi quelli verdi e digitali. “Incoraggiamo gli Stati membri a investire nei giovani”, scrive ancora il commissario, a lavorare per posti di lavoro di qualità, promuovere l’uguaglianza di genere difendere “un sano equilibrio tra vita professionale e vita privata”.