Lavoro: Istat, a marzo l’occupazione sale al 56,6%. Rispetto al febbraio 2020, persi quasi 900mila occupati

“Rispetto a febbraio, nel mese di marzo 2021 si registra una crescita degli occupati, a fronte di una diminuzione di disoccupati e inattivi”. Il tasso di occupazione sale al 56,6% (+0,1 punti). Lo comunica oggi l’Istat, diffondendo i dati provvisori su “Occupati e disoccupati” a marzo 2021.
“Prosegue anche a marzo la lieve crescita dell’occupazione registrata a febbraio”, spiega l’Istat, sottolineando che “ciononostante, rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti percentuali”.
Stando ai dati diffusi, la crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono così come le donne e i dipendenti permanenti.
Il livello dell’occupazione nel I trimestre 2021 è inferiore dell’1,1% a quello del trimestre precedente, con una diminuzione di 254mila unità.
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione – registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 – hanno determinato un crollo tendenziale dell’occupazione (-2,5% pari a -565mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-353mila) e autonomi (-212mila) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 1,1 punti percentuali.

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