Secondo le stime preliminari, nel mese di aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +0,8% di marzo). È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo i dati provvisori dei “Prezzi al consumo” ad aprile 2021.
Ad aprile, spiega l’Istat, “l’inflazione al netto degli energetici scende a +0,3%, valore prossimo a quello di settembre 2020 (+0,2%, ma con un’inflazione generale negativa e pari a -0,6%) e, nello stesso tempo, i prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’ ampliano la loro flessione (-0,4%), portandosi a livelli che non si registravano da febbraio 2018 (quando diminuirono su base annua dello 0,6%)”.
Stando ai dati diffusi, l’accelerazione tendenziale dell’inflazione si deve essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +0,4% di marzo a +9,4% a causa sia dei prezzi della componente regolamentata (che invertono la tendenza da -2,2% a +15,7%) sia di quelli della componente non regolamentata (che accelerano da +1,7% a +6,6%); tale dinamica è solo in parte compensata dall’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +1,0% a -0,3%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a -0,7%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano e si portano entrambe a +0,3% (da +0,8% di marzo).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+2,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%), degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e dei Beni alimentari (+0,9%), solo in parte compensata dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,2%).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona amplificano la loro flessione (da -0,1% a -0,4%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +0,7% a +1,1%).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra un aumento su base mensile dello 0,9% e dell’1,0% su base annua (da +0,6% nel mese precedente).