Le storie della serialità israeliana e i segreti del suo successo internazionale sono al centro della cover story del numero di maggio della Rivista del Cinematografo, disponibile dal 1°maggio.
Un’ampia e approfondita riflessione su una new wave che si sta imponendo fuori dai confini locali, grazie a prodotti di qualità capaci di parlare al pubblico di tutto il mondo: dall’ormai classico In Treatment, format sulla psicanalisi esportato e adattato in moltissime nazioni (Italia compresa), a fenomeni esplosi sulle piattaforme streaming come il drammatico Unhortodox, senza dimenticare i remake occidentali delle serie israeliane Homeland, Euphoria e Your Honor.
Una produzione che risente anche degli equilibri geopolitici, come spiega il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari, per molti anni inviato in Israele, in un’intervista rilasciata in esclusiva a Marco Bardazzi. Il successo di Shtisel – i cui personaggi compaiono nella cover illustrata da Mara Cerri – non rappresenta un caso isolato, ma si colloca all’interno di un sistema virtuoso e in costante espansione, del quale Gian Luca Pisacane scandaglia in profondità le caratteristiche lo rendono così particolare nel panorama globale. Dietro questi successi c’è “un grado elevato di professionalità in tutti i campi, dalla recitazione alla produzione”, come spiega la produttrice Yael Perlov, intervistata da Marina Sanna.
Tra le recensioni del mese, quella su Minari, vincitore del premio per la migliore attrice non protagonista a Yoon Yeo-jeong. E poi ancora due film premiati agli Oscar, Judas and the Black Messiah (miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya e miglior canzone originale) e il vincitore della categoria dei documentari “Il mio amico in fondo al mare”. Anche nel numero di maggio, lo spazio dedicato alla formazione dei giovani spettatori, “Sapere Vedere”. “Un metodo da inventare”, di Simona Busni, appuntamento mensile con l’approfondimento di questioni aperte sulla didattica del cinema. Proseguono le collaborazioni con Scelte di classe e Orientaserie, per accompagnare e guidare i ragazzi nella visione di film e serie tv.