Disturbi del sonno, del linguaggio e dell’alimentazione, deficit di attenzione, atti di autolesionismo e somatizzazioni. La salute non è solo quella fisica, ma anche quella mentale e l’ultimo anno di emergenza sanitaria ha visto il preoccupante aumento dei disturbi legati alla sfera psicologica. Nel nuovo numero di ‘A scuola di salute’, il magazine digitale a cura dell’Istituto per la Salute, gli esperti del Bambino Gesù spiegano nel dettaglio le tappe dello sviluppo psicologico e cognitivo analizzando i campanelli di allarme a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione. “Il nostro obiettivo, condiviso con i pediatri, è quello di sostenere e tutelare la salute nell’infanzia e nell’adolescenza, accompagnando e aiutando i genitori nello sviluppo e nella crescita dei propri figli e in quei momenti critici tipici, che l’emergenza sanitaria in corso ha amplificato”, spiega la dottoressa Teresa Grimaldi Capitello responsabile della psicologia clinica dell’Ospedale. Il sonno è una parte importante della vita quotidiana. Tra i campanelli di allarme a cui prestare attenzione ci sono le difficoltà del sonno tali da ostacolare la vita del bambino e gli episodi di “terrore notturno” che si ripetono molto spesso nel tempo. Anche il linguaggio può essere il segnale di problematiche emotive, che si esprimono, ad esempio, con periodi di regressione o balbuzie intermittenti. Riguardo al cibo, gli esperti affermano che quando i bambini o i ragazzi decidono per lungo tempo di non mangiare alcuni tipi di cibo ci si trova davanti a un campanello di allarme da non sottovalutare. Diffuso infine anche tra i giovanissimi, l’autolesionismo, la tendenza ad attaccare il proprio corpo procurandosi intenzionalmente dolore fisico e lesioni. Cambiamenti repentini dell’umore e una particolare riservatezza nel mostrare determinate parti del corpo, anche d’estate, possono essere dei campanelli di allarmi rilevatori.