Con un comunicato odierno, rilasciato in occasione della Giornata internazionale dei disoccupati e in vista del 1° maggio, il Movimento delle donne cattoliche austriache (Kfbö) si è rivolto al governo federale chiedendo di studiare interventi urgenti in favore del lavoro femminile in quanto “le donne sono attualmente più colpite dalla disoccupazione rispetto agli uomini. In qualità di ‘manutentori del sistema’ in industrie che sono sempre state a basso salario”, le donne “sono troppo spesso esposte a cattive condizioni di lavoro e all’intensificazione del lavoro aggiuntivo senza ricevere alcuna o quasi nessuna compensazione finanziaria”. Le disparità tra i sessi sono peggiorate nel corso della pandemia, a prescindere dal fatto che le donne in particolare hanno dimostrato di essere supporti affidabili, come ha affermato la presidente del Kfbö, Angelika Ritter-Grepl, nel comunicato, nel quale ha evidenziato che le donne “hanno sempre sostenuto la maggior parte del lavoro di assistenza privata e ne hanno assunto ancora di più durante la crisi”. Kfbö ha pertanto chiesto misure rapide e fondamentali per stabilire l’uguaglianza di genere nella distribuzione e nella remunerazione del lavoro. “Quello che serve è un aumento dell’indennità di disoccupazione, un programma di occupazione mirato e una riduzione dell’orario di lavoro, che consenta di condividere lavoro retribuito e lavoro di cura non retribuito tra uomini e donne su base di partenariato”. Kfbö si è espressa a favore di investimenti sostenibili nell’intero settore dell’assistenza, condizioni di lavoro migliori, salari accresciuti e indennità corrisposte per l’aumento del lavoro durante la pandemia nel commercio, pulizie, assistenza infermieristica e sanitaria.