“Siamo fatti per la vita, per una vita piena, felice, e per sempre. È il desiderio di vita che ci portiamo dentro”: a ribadirlo è il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, nel suo messaggio di Pasqua, diffuso oggi dalla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. “Un desiderio che quest’anno è stato messo in crisi duramente tante volte e in tutto il mondo, quando abbiamo sentito la pandemia assediarci come un nemico invisibile, quando le persone che amiamo si sono ammalate di questo virus che toglie il respiro e le forze, quando qualcuno dei nostri cari è stato inghiottito dalla morte e si è spento in solitudine”. Un desiderio di vita che, dichiara il Custode, “in tanta parte del mondo era già stato messo in crisi prima della pandemia: dalle guerre e dalle carestie, dalle crisi umanitarie e dalla crisi di umanità, dalla globalizzazione dell’indifferenza, da forme disumane di embargo”. Davanti a tutto ciò “i nostri occhi rischiano di essere velati dalla percezione che la morte sia più forte della vita e che sia la fine di tutto. E pur avendo letto tante volte il Vangelo, non abbiamo forse ancora compreso che tutto si compie e si rinnova proprio nella passione, morte e risurrezione di Gesù”. Da qui l’appello del Custode: “Davanti a questa tomba vuota bisogna dirlo, anzi bisogna gridarlo: ‘La morte è stata vinta! Perché Gesù è risorto. Ecco il luogo dove l’avevano posto’. Nell’aurora della risurrezione di Gesù Cristo – conclude il Custode – la morte è stata vinta, per sempre. E non ho più bisogno di sapere altro. Non ho più bisogno di vedere o toccare se non questa tomba vuota, che da duemila anni testimonia che Lui è vivo, e da duemila anni annuncia, che insieme a Lui, anche io, anche tu, saremo vivi per sempre”.