“Non lasciamoci rubare la gioia della Resurrezione di Gesù! Lui per primo ha patito la sofferenza che la morte procura, la solitudine della croce che lo ha portato a spirare senza che nemmeno la madre potesse donargli una carezza, come tanti nostri amici e parenti sono morti in letti d’ospedale senza il conforto dei propri cari. Pasqua dimostra che la morte non ha l’ultima parola nella vita di chi ha fede”. Mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, invia i suoi auguri ai fedeli della diocesi e ricorda loro che “la resurrezione è un’esperienza di vita che coinvolge tutto il nostro essere”. “In questo giorno di Pasqua – scrive – siamo invitati a vedere quello che è capitato a Gesù e a credere. Il sepolcro non ha potuto trattenere il corpo di Gesù, perché l’amore di Dio ha prevalso sulla morte. Gesù, il crocifisso è risorto! Non cerchiamolo più nei luoghi della morte, dell’egoismo e dell’individualismo, né nella prevaricazione e nella disonestà, ma – conclude – nell’amore e nel dono di sé perché questo vuol dire vivere da risorti”.