“Leggere ogni momento della nostra vita alla luce dell’evento decisivo per la storia dell’uomo, la risurrezione di Cristo”. È l’esortazione riproposta da mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato, nel messaggio alla diocesi per la Pasqua che si apre con l’indicazione – che “non è l’invito ad abbandonare le proprie responsabilità” – dell’Aposotolo Paolo ai Colossesi: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio” (Col 3,1).
“Stiamo vivendo ancora nell’emergenza sanitaria a causa dell’epidemia da Covid-19”, osserva il vescovo, aggiungendo che “il dolore e la sofferenza fisica, spirituale e morale continuano a segnare i corpi e le anime di molti nostri fratelli e sorelle”. “Le preoccupazioni economiche e sociali non mancano”, riconosce mons. Palletti che, però, sottolinea anche come “la solidarietà si fa sentire nel cercare di assicurare vicinanza e prossimità e la scienza sta facendo grandi passi per debellare questo virus”.
“Come credenti siamo esortati a dare testimonianza alla speranza che è in noi. A riscoprire la bellezza del Vangelo. La Parola di Dio è vera luce, capace di dissipare le tenebre del nostro cuore. Ciò che è risuonato nella vita dei primi discepoli e che fedelmente ci hanno trasmesso non può essere tenuto come un tesoro privato”, ammonisce il vescovo. “Molti – spiega – sono gli impegni e i gesti concreti di carità: riscoprire il dono di un po’ di tempo da dedicare all’ascolto di coloro che sono soli, compiere gesti di prossimità – magari con qualche piccolo, ma essenziale servizio -, risanare fratture o tensioni con il dono del perdono, offrire la preghiera per quelle situazioni che sembrano insuperabili”. “Affidiamo tutto ciò alla fantasia della carità e non cessiamo di esserne operatori semplici e autentici”, l’invito del vescovo. “La novità della Pasqua di Risurrezione, accolta con cuore sincero, ci renda sempre più fermi nella fede, perseveranti nella speranza e operosi nella carità”, l’augurio conclusivo.