“La speranza cristiana non è mai solo un augurio o uno stato d’animo, una situazione psicologica o emozionale, qualcosa di legato solo alla condizione di un momento o al temperamento di una persona. Tantomeno è qualcosa di illusorio; è piuttosto l’annuncio di un fatto vero e reale che irrompe nella storia con una potenza che trasforma e genera futuro a partire da un compimento”. È quanto scrive il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nel messaggio di Pasqua diffuso oggi. “La gioia e la luce della Pasqua è la speranza cristiana. Allora è possibile pensare e progettare un futuro nuovo, credibile e affidabile, perché la novità e il fondamento è Lui, Gesù Cristo, il Crocifisso Risorto. Ma necessita la nostra adesione di fede, il nostro coinvolgimento in questo ‘evento’ realmente accaduto che oggi, a Pasqua, ci viene nuovamente annunciato e donato”. Il patriarca rivolge un pensiero ai più toccati dal coronavirus: “i troppi morti e le tante persone (dagli anziani ai bambini), le famiglie e le categorie che hanno vissuto e vivono sofferenze e difficoltà sul piano degli affetti e per le ricadute economiche e lavorative della pandemia che segnano drammaticamente Venezia e il suo territorio. Esprimo ancora riconoscenza ai tanti che, in vari settori della vita civile, non solo per dovere, continuano a spendersi con generosità e dedizione a servizio della società e in particolare dei più fragili. La Pasqua – conclude – ci accompagni e ci sostenga nei mesi non facili che ci attendono e sia ciò che fonda il nostro pensare e il nostro agire come credenti e cittadini”.