“La Pasqua è evento sovversivo, destabilizzante perché non solo stimola la sua energia di liberazione e di grazia nella storia dei credenti e del loro desiderio di cielo, ma perché ci fa comprendere che siamo ben oltre quello che possiamo vedere, toccare, sentire, sperimentare. Siamo ben oltre quello che dicono le nostre leggi, i nostri usi, le nostre abitudini”. Lo scrive mons. Giovanni Checchinato, vescovo di San Severo, nel suo messaggio per la Pasqua. “Se è questo è vero per noi – aggiunge – lo è a maggior ragione per il Signore che vorremmo tenere chiuso nel sepolcro della nostra dottrina, delle nostre tradizioni, delle nostre regole e leggi”. “Se è chiuso nel sepolcro – si legge nel messaggio – lo possiamo piangere, portargli dei fiori e ricordare e invece no, Lui non è lì, il sovversivo per eccellenza ha detto che è altrove e che va cercato spesso dove non andremmo mai a cercarlo, va amato lì dove si trova senza pretesa di poterlo controllare e incasellare perché è risorto”.