“Siamo ancora in cammino come i discepoli di Emmaus, sconsolati. Noi speravamo e invece siamo ancora qui a combattere in questa pandemia tra restrizioni e chiusure. La Pasqua ci ridoni forza e slancio, ci apra gli occhi e il cuore per incamminarci sulla strada della rinascita interiore, familiare e sociale”. È l’augurio di Pasqua del vescovo di Alba, Marco Brunetti, diffuso oggi dalla diocesi. Nel messaggio il presule invita “a mantenere salda la speranza, che per i cristiani si fonda nel Risorto, l’eterno vivente che può risollevarci”. Il pensiero corre “ai nostri malati e anziani che possano rialzarsi e risorgere dal timore dell’abbandono e della malattia; alle famiglie che possano riscoprire la gioia degli affetti umani vissuti in semplicità all’interno delle mura domestiche, dono di Gesù risorto. Buona Pasqua anche a chi fa fatica per mancanza di lavoro o di casa, trovino nella solidarietà umana e cristiana la capacità di risollevarsi dall’indigenza per una vita più degna e accettabile. Sono certo – scrive mons. Brunetti – che grazie all’impegno di tutti, degli operatori sanitari e pastorali, dei volontari di tante associazioni, delle istituzioni e della campagna vaccinale in corso usciremo tutti insieme dalle tenebre in un mondo di luce e di pace. Risorgere significa morire a tutte queste situazioni disperate per ridonare speranza in un futuro migliore. Il Risorto è l’eterno vivente, il Risorto può risollevarci”.