Stando al report sui vaccini anti Covid-19, in Italia sono 10.769.413 le somministrazioni eseguite. Dai dati, aggiornati a questa mattina, emerge che sono 3.366.062 le persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino necessarie per la immunizzazione.
In totale sono 6.404.095 le somministrazioni a donne e 4.365.318 quelle a uomini. Se si considerano le categorie, sono 3.051.397 le somministrazioni tra gli operatori sanitari e socio-sanitari, 500.082 tra il personale non sanitario, 567.152 tra gli ospiti di strutture residenziali, 3.652.546 tra gli over 80, 233.832 tra gli appartenenti alle Forze armate, 1.047.425 tra il personale scolastico a cui si aggiungono 1.716.979 somministrazioni catalogate come “altro”. La fascia d’età che vede più persone sottoposte a somministrazione è quella tra gli 80-89 anni (3.320.110 somministrazioni) seguita da quella dei 50-59 (1.694.464); complessivamente le somministrazioni agli over 60 sono 6.123.403.
Rispetto alle 12.283.800 dosi finora disponibili in tutta Italia (8.704.800 di Pfizer/BioNTech, 2.752.400 di AstraZeneca e 826.600 di Moderna), ne sono state inoculate l’87,7%. Il Veneto presenta il maggior rapporto tra somministrazioni e dosi fin qui consegnate con il 95,5%. Seguono P.A. di Bolzano (95,3%) e Valle d’Aosta (94,2%). La Regione che ha fatto registrare il numero maggiore di somministrazioni (1.705.295) in termini assoluti è la Lombardia, davanti a Lazio (1.098.238) e Veneto (954.408).
Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate, in tutto il mese di gennaio sono state in totale 1.971.149 a fronte di 2.357.823 effettuate a febbraio e di 5.888.727 a marzo. Nei primi due giorni di aprile – secondo i dati disponibili al momento – sono state 511.947 le somministrazioni totali che hanno riguardato 355.038 prime dosi e 156.909 seconde dosi.