“Con il varo del Piano nazionale ripresa e resilienza chiediamo che si apra un nuovo capitolo nelle politiche di promozione dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese dopo un periodo, quello della pandemia, che ha fatto emergere le disuguaglianze pre-esistenti e ha particolarmente colpito i bambini, i ragazzi e le ragazze, a partire dal milione trecentomila minori che oggi si trova in condizioni di povertà assoluta”. Lo dichiara Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children, commentando le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi sul Recovery Plan.
“Il Piano – osserva – contiene un primo significativo investimento su alcuni dei presìdi fondamentali per la crescita, come gli asili nido, il tempo pieno, le mense scolastiche, la sicurezza e la qualità degli ambienti dell’apprendimento. Elementi fondamentali per superare le gravi ingiustizie che oggi bloccano il futuro dei bambini e delle bambine, così come più volte sottolineato anche dalla rete #educAzioni”. Tuttavia, è determinante che “non sia concepito come un insieme di progetti, ma rappresenti una nuova direzione di marcia e che le misure da questo contenute siano coordinate con gli investimenti previsti dalla nuova programmazione europea e dalle risorse nazionali. Per questo motivo, sarà necessario un impegno a tutti i livelli istituzionali, nell’ambito di un Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza che definisca le priorità di intervento e gli obiettivi da raggiungere, a partire dai territori più svantaggiati”.