Gli Stati membri dell’Unione europea si mobilitano per inviare ossigeno, medicinali e attrezzature all’India, che, prostrata da un’ondata estremamente mortifera di Covid, ha chiesto aiuto al meccanismo di protezione civile dell’Ue. A rendersi disponibili fino ad ora sono state l’Irlanda (700 concentratori di ossigeno; 1 generatore di ossigeno; 365 ventilatori), il Belgio (9.000 dosi di farmaci antivirali Remdesivir), la Romania (80 concentratori di ossigeno e 75 bombole di ossigeno), il Lussemburgo (58 ventilatori), il Portogallo (5.503 dosi di Remdesivir e 20.000 litri di ossigeno); la Svezia (120 ventilatori). Nei prossimi giorni, anticipa una nota della Commissione, altri aiuti partiranno da Francia e Germania. “Piena solidarietà con il popolo indiano” ha espresso Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, insieme al ringraziamento agli Stati membri che “sono intervenuti numerosi con generose offerte di aiuto”. I costi dei trasporti saranno coperti per la maggior parte dal centro di coordinamento della risposta alle emergenze, che sta anche curando la parte logistica. L’obiettivo del meccanismo di protezione civile dell’Ue, che fa capo alla Commissione, è proprio quello di rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri di fronte a emergenze che superano le capacità di risposta di un Paese. “L’Ue è al fianco dell’India”, ha scritto su Twitter la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.